E' vero, a richiesta aveva anche la frizione centrifuga, che auto straordinaria! non me lo ricordavo...
E se non sbaglio, quelle dotate di frizione centrifuga, avevano anche il comando dell'acceleratore a rilascio ritardato. Sul carburatore c'era un dispositivo ad olio, che impediva la chiusura veloce della farfalla per evitare che, lasciando il gas, con lo scendere del regime e il distacco della frizione centrifuga, l'auto restasse senza freno motore. Questa sì che era una Citroen!

infatti: per quanto strane, quelle vetture avevano soluzioni tecniche che il mondo ammirava.... Ora invece è tutto uniformato e la Citroen può solo distinguersi per originalità estetica...

La frizione centrifuga è di derivazione motociclistica, ma accettabile in auto così leggere....
Se penso che una volta le auto erano semplicissime eppure andavano sempre....

oggi se le auto non le riempiono di stron...te non sono contenti!!!

Quelle le chiede il mercato. Se oggi non ce le metti, perdi una fetta di mercato difficile poi da recuperare.

bidddo,
lo so bene....e il mio era uno sfogo!! Purtroppo oggi la massa non guarda la sostanza ma i gingilli e così perde sempre più il contatto con la realtà, e, cosa peggiore, con la strada!!!

ranato,
smettila con questi amarcord.....se no mi accorgo di essere vecchio..

Se hai più di 30 anni sei "storico" e non paghi il bollo!

ah, beh, allora sto tranquillo: una tassa in meno delle 100 che il governo ladro mi fa pagare...

E prepariamoci all'erede di Equitalia...che avrà accesso ai prelievi in banca, così se non paghi li chiede direttamente alla tua banca!!!

La prima versione aveva l'incredibile potenza di 20,5 CV per giunta SAE... eppure, con le sue 4 marce tutte sincronizzate, andava lontano

La prima serie...e sempre stata la più bella...

Non riesco a riconoscere quel particolare nella foto a destra della maschera del radiatore.
E' un oggetto grigio. Ma che parte è?

E' la particolare maniglia esterna di apertura della portiera (apriporta invertiti, pulsante in basso e la maniglia in alto).

Grazie Ranato! l'ingrandimento era tale che alla maniglia non ci ho proprio pensato.
Debbono esserci state più di una generazione di maniglie. Per curiosità sono andato a vedere e ho trovato questa che ha il pulsante in basso ma sembra piena.


in questa sono rovesciate...

Dalla primissima serie del 1967 fino al 1973, le maniglie apriporta erano rovesciate e posizionate al di sopra del profilo di cintura.
Se non ricordo male tra il 67 e il 73 le maniglie differivano leggermente nell'estetica.

rovesciate non si riempivano d'acqua?

CITROËN MEDIA CENTER

Per celebrare i suoi 50 anni, Citroën Dyane entra nel Parco Stampa di Citroën Italia



Nell’agosto del 1967 nasceva Citroën Dyane. Era la risposta di Citroën alle richieste di una parte consistente della clientela che desiderava una versione ancora più pratica e moderna della popolare e diffusissima 2CV, sul mercato dal lontano 1948, senza per questo rinunciare alle doti di quest’ultima in fatto di facilità di guida, affidabilità, praticità, economia d’esercizio.

All’inizio del 2017, per festeggiare il cinquantesimo compleanno della Citroën Dyane, Citroën Italia ha deciso di adottarne una, per inserirla nel suo Parco Stampa, a disposizione di chi voglia provare l’emozione di guidare un pezzo di storia dell’automobile.

La scelta è caduta su una Dyane del 1978 di colore Rouge Geranium, una vettura che a Gennaio versava in condizioni tali da scoraggiare qualsiasi appassionato dall’intraprendere un percorso di restauro: la corrosione, gli anni d’abbandono e la difficile reperibilità di molti ricambi sembravano determinare la “condanna” alla demolizione di questa vettura.

Ma il colore della carrozzeria ha conquistato tutto il gruppo di lavoro, così come la combinazione con gli interni policromi con stampa a forma di diamante. Per questo è stato deciso di salvarla, affidando a Guido Wilhelm, già autore della 2CV Soleil, l’incarico di riportarla all’originale splendore. L’operazione, curata dal Centro Documentazione Storica Citroën, ha preso il via nei primi giorni dell’anno e si è conclusa soltanto alla metà di luglio, quando la vettura ha mosso i primi passi dopo il restauro.

Quest’ultimo è stato radicale e completo: la scocca è stata tolta dal telaio per poter risanare entrambi a fondo e per poter esaminare ogni centimetro delle superfici, anche quelle a contatto con altre lamiere, altrimenti invisibili.

Poi è stato il turno della meccanica: il carter motore delle bicilindriche Citroën è costituito da due semi-gusci che contengono l’albero motore e l’asse a camme, centrali, l’imbiellaggio è sigillato ed è stato quindi integralmente sostituito, così come cilindri, valvole e pistoni. Lo stesso per la scatola del cambio, riportata a nuovo con tolleranze inferiori a quelle d’origine, scrupolosamente verificate a livello micrometrico.

Le trasmissioni, gli ammortizzatori e tutti i cinematismi del telaio sono stati rimessi a nuovo o cambiati con parti originali dell’epoca o di moderna produzione, lo stesso vale per la scocca dove sono state sostituite molte lamiere, i parafanghi e la base del parabrezza con pezzi nuovi.

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Prima e dopo...